Willie Peyote: dalla Torino popolare al palcoscenico Nazionale

Conoscete tutti Willie Peyote? Io no, o almeno non prima del suo debutto al Festival di Sanremo nel 2021 con “Mai dire mai(La Locura)”. Dall’11 Febbraio ascolteremo il suo nuovo singolo sul palco dell’Ariston: “Grazie ma no grazie”, una risposta utile in tutte le occasioni, dalle chiamate dei call center alle proposte trash per il sabato sera. 

Nonostante segua uno stile musicale a sé, ama definirsi un rapper: <<Un po’ mi offendo quando mi dicono che non lo sono>>, afferma lui stesso. Nato e cresciuto a Torino, ha ereditato la passione per la musica dal padre e quest’anno è uno dei pochi piemontesi in gara. 

L’album “Educazione Sabauda” lancia Willie nel panorama musicale. 

<<L’ “Educazione Sabauda” probabilmente neanche esiste, perchè è una frase che ho coniato io per descrivere il mio essere profondamente torinese>>. Riservati, formali, educati, molto sobri in termini di presentazione, è così che descrive gli usi e i costumi tipici della sua terra. Qualcuno potrebbe pensare che essere torinese si riassuma nei gianduiotti e la bagna càuda, mentre in realtà è molto di più; il nostro senso del dovere ci accompagna dai tempi dei Savoia. 

Un aspetto che lo rende unico è la sua capacità di mantenere un equilibrio tra serietà e ironia, i suoi brani non sono mai pesanti, ma trattano tematiche attuali e rilevanti con un sorriso amaro, un tono ironico e provocatorio, un’arma che lo ha reso particolarmente apprezzato tra i giovani. 

Partecipa al Premio Tenco cantando un brano sull’antologia celebrativa di Fabrizio De Andrè; un premio destinato a premiare gli artisti che si distinguono per la qualità della loro musica e dei loro testi e dedicato alla figura emblematica di Luigi Tenco. 

Ma torniamo a parlare del nostro Willie e della curiosa origine del suo nome! “Willie” è il diminutivo di William, versione anglosassone di Guglielmo; mentre “Peyote” gioca sull’assonanza con il nome del personaggio dei Looney Tunes, Wile E.Coyote, e una pianta originaria dell’America Latina, il peyote. 

Con questo iniziamo a farci un’idea della figura particolare di cui diventeremo fan numero uno! 

Giulia Benzo